I campi dei ragazzi alla scoperta del gioco e dell’amicizia nella parrocchia di Montesano Scalo (SA) dove tutti sanno bene di avere un’ala soltanto. E per volare, normodotati e diversamente abili, famiglie più o meno abbienti, l’unica via è rimanere abbracciati, come ama ricordare, citando don Tonino Bello, il parroco don Donato Ciro Varuzza.

In passato era considerato un “luogo sano”, da qui l’origine del nome Montesano, ottimo per respirare aria salubre, soprattutto per chi viveva nelle aree paludose della pianura, scampando così a svariate epidemie. In Campania, ai confini con la Basilicata, Montesano sulla Marcellana (SA) continua a essere sinonimo di salute e natura. Le sorgenti e il verde dei boschi non sono lontani dalla parrocchia del Sacro Cuore Eucaristico. In quest’area del Vallo di Diano, nella diocesi di Teggiano-Policastro, il panorama è spettacolare, ecco perché le attività a Montesano, guidate da don Donato Ciro Varuzza, parlano anche di creato.

Mentre d’inverno gli impegni come il catechismo per i bambini della prima comunione, la preparazione alla cresima o per le coppie quella al matrimonio si tengono nei locali parrocchiali, in estate la comunità, a cui fanno capo circa 4500 fedeli, è in pieno fermento nelle piazze del paese. Ogni anno 250 bambini e un centinaio di animatori sanno di trovare occasioni imperdibili per fare amicizia, giocare e scoprire il Vangelo grazie a ragazze come Chiara Cristel Cassino. “Il desiderio di impegnarmi nell’animazione nasce durante un Grest, il GRuppo ESTivo, (la versione estiva dell’oratorio dedicata ai più piccoli) – rivela Chiara –. Ricordo il primo Grest organizzato da don Donato a Montesano, ho visto quella bellezza della Chiesa che rispecchia il volto del Signore” – confessa l’insegnante, 29 anni, laureata in scienze della formazione primaria. Durante l’estate all’aperto, nelle piazze e nei parchi, giochi e incontri si organizzano in questa fetta della provincia di Salerno. Il Grest è un momento particolare che giovani e ragazzi aspettano tutto l’anno. Si tiene in piazza a Montesano Scalo ma non mancano le uscite nei paesi vicini. “Ci dona tanto e dà l’occasione di ripartire a settembre ancora più carichi” – riprende Chiara Cristel, mentre gare e incontri riempiono le sue giornate. Catechesi, condivisioni e gioco, ma anche momenti in cui si parla del mondo dei ragazzi seguendo un programma sempre diverso, fanno acquisire tante consapevolezze. “Prima fra tutte, che il Signore ci ama indistintamente” – puntualizza l’animatrice. Dai 5 anni in poi i ragazzi di Montesano sono invitati alle attività guidate da educatori che impegnano le loro energie per tre settimane in piena estate, un momento atteso e desiderato da tutti. Chiara ricorda quando papa Francesco ha dichiarato che la Chiesa ha bisogno dei giovani, invitandoli a ‘vivere e non a vivacchiare’, come affermava il beato Pier Giorgio Frassati. “E per vivere una vita piena di tutto, hai bisogno del Signore, della sua Parola, nel momento in cui la Parola diventa concretezza nella quotidianità, allora puoi dire di vivere una vita piena di tutto” – continua l’insegnante.

L’oratorio e le iniziative solidali come la raccolta alimentare per la Caritas parrocchiale, rendono la comunità uno spazio che non dimentica chi ha più bisogno di attenzione.

La parrocchia ha scelto don Tonino Bello come riferimento per gli svariati momenti tenuti durante l’anno, soprattutto quelli dedicati agli ultimi. Non a caso don Donato è andato in Puglia con i suoi ragazzi per visitare i luoghi di don Tonino e ascoltare la storia di un uomo di pace, capace di stare vicino alle persone spesso dimenticate. “A chi vorrebbe volare ma da solo non riesce” – chiarisce Rosanna De Pasquale, segretaria dell’associazione La Lampara Vele e Sogni –. Al rientro dal viaggio ci siamo sentiti come i discepoli di Emmaus; avevamo fatto un incontro forte ma che non riuscivamo a riconoscere. A distanza di un po’ di tempo abbiamo compreso che inconsapevolmente ci era stato affidato un compito importante: accrescere la speranza nel prossimo”. Rosanna è segretaria di una realtà nata per progettare, con volontari e figure professionali, momenti educativi e formativi offrendo attenzione soprattutto a chi vive condizioni di svantaggio sociale, educativo o psicologico. Con questa associazione parte il centro di fraternità, Un’Ala di riserva che abbraccia diversi servizi come la Caritas, il centro educativo Casa Aurora e un centro di ascolto. Un ramo prezioso, è il centro diurno per persone disabili. Oggi conta diversi ospiti, affiancati da operatori professionali e volontari. “Guidati da un orientamento pedagogico e spirituale – spiega Rosanna – educhiamo organizzando percorsi individuali. Si respira aria di famiglia, voglia di crescere, di vivere; esperienze che riescono a far sentire a casa ogni nuovo arrivato o anche chi passa solo per un saluto. Il desiderio è donare luce nella vita dei ragazzi – conclude Rosanna – delle famiglie ma anche degli anziani, dove i loro occhi trasmettono la paura di un futuro opaco a causa di un passato tormentato”.
Un movimento attento agli ultimi, nato dagli incontri di don Donato con la sua comunità e capace di coinvolgere sempre più i ragazzi a Montesano.

(di Nicola Nicoletti – foto gentilmente concesse da don Donato Ciro Varuzza)

da UNITI NEL DONO (https://www.unitineldono.it/le-storie/a-montesano-sa-dove-si-vola-solo-rimanendo-abbracciati) del 23 luglio 2024

Un’associazione all’insegna dei valori solidali è stata inaugurata ieri sera a Montesano Scalo. Si chiama “La Lampara – Vele e Sogni” ed è nata grazie all’intuito di una decina di giovani che hanno deciso di mettersi al servizio del territorio coordinati e supportati dal parroco, don Donato Ciro Varuzza. L’associazione è aperta a tutto il territorio del Vallo di Diano e si pone lo scopo di progettare attività educative, formative, ricreative, riabilitative e terapeutiche con la presenza di volontari ma anche di figure professionali.

Al contempo, legata sempre al progetto, è stata inaugurata anche “Casa Aurora”, centro educativo situato in via Giuseppe Garibaldi a Montesano Scalo. Si tratta di un appartamento donato alla parrocchia dalla signora Aurora Grosso. Questo dono, in seguito, è stato affidato ai giovani che grazie alla loro forza sono riusciti a trasformarlo in un centro. Qui sarà possibile intraprendere percorsi individualizzati di supporto dedicati a famiglie e minori. Un aiuto, in modo particolare, sarà offerto ai minori con bisogni speciali o con disturbi dell’apprendimento. “Casa Aurora”, inoltre, sarà un centro formativo di pedagogia e socio-ricreativo. Sarà avviata anche un’associazione sportiva dilettantistica.

Attenzione, inoltre, sarà offerta ai giovani che presentano situazioni particolari legate alle sempre più dilaganti dipendenze da droga, alcol e gioco. Il centro non è una struttura psichiatrica ma un servizio per aiutare le persone a vedere con fiducia il futuro. Un’iniziativa, quindi, aperta a chiunque sia in uno stato di bisogno e che tenta di costruire una società più inclusiva, più giusta e rispettosa di tutte le sensibilità di cui ognuno è portatore. Simbolico, inoltre, il suo avvio in un periodo particolarmente delicato e incerto che chiede risposte e un segno di speranza per poter ricominciare proprio con i giovani.

Il riferimento alla Lampara è tratto dalla “preghiera sul molo” di don Tonino Bello nata la sera in cui viene nominato Vescovo di Molfetta e saluta la sua Tricase. L’associazione vuole essere così un dono di luce nella vita di ragazzi, giovani, adulti, famiglie, come una lampara che nelle notti più scure aiuta i pescatori in mare.

Alla presentazione hanno preso parte il Vescovo, S.E. Mons. Antonio De Luca, il parroco don Donato Ciro Varuzza, il Segretario Rosanna De Pasquale, il Sindaco Giuseppe Rinaldi.

Emozioni e voglia di fare sono emerse nel corso del confronto. “Casa Aurora significa sperare e aiutare le persone a vedere con fiducia al futuro”, ha commentato don Donato. Il Vescovo, intervenuto online per un saluto, oltre al plauso dell’iniziativa ha sottolineato la necessità di una Chiesa che, in questo particolare momento storico, deve uscire per andare incontro al prossimo e per raccogliere le sfide a cui tutti sono chiamati.

“L’idea è nata da un ritiro in Puglia – ha spiegato Rosanna De Pasquale – abbiamo vissuto varie testimonianze nei luoghi di don Tonino Bello e così è nata la voglia di fare qualcosa per la nostra comunità. Vogliamo accendere una lampara per il prossimo”.

“Oggi Montesano s’illumina di una nuova luce”, ha aggiunto invece il primo cittadino Rinaldi che ha garantito vicinanza e sostegno nei vari progetti che saranno presentati.

In seguito si è svolta una veglia di preghiera curata dai giovani della parrocchia. Al fine di offrire maggiori informazioni è stato istituito anche un info point nei pressi di Casa Aurora. Diversamente, invece, è possibile collegarsi al sito lalampara.org.

Per chi fosse interessato, inoltre, sarà possibile sostenere il Centro con l’acquisto di una piantina di ulivo in parrocchia o con un’offerta libera.

– Claudia Monaco –

  

da “ONDANEWS” del 28 marzo 2021

Si terrà sabato 27 marzo la presentazione dell’associazione di promozione sociale “La Lampara – Vele e Sogni”.

L’appuntamento è presso la chiesa “Sacro Cuore Eucaristico” di Montesano Scalo alle ore 17,30.

Alla conferenza stampa di presentazione prenderanno parte il Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, S.E. Mons. Antonio De Luca, il Sindaco Giuseppe Rinaldi, il parroco don Donato Ciro Varuzza e il Segretario dell’Associazione Rosanna De Pasquale.

L’Associazione, senza scopi di lucro, si pone lo scopo di aiutare giovani e famiglie nel raggiungere finalità pedagogiche, formative, informative, ricreative, riabilitative e terapeutiche.

Dopo una conferenza alla presenza della stampa, si svolgerà un veglia di preghiera dei giovani presieduta dal Vescovo.

Alle 19.30, invece, in forma strettamente privata sarà benedetto il Centro Educativo “Casa Aurora”.

Sarà possibile seguire l’evento sulla pagina Facebook del parroco (Donato Ciro Varuzza) e sulla pagina dell’associazione (La Lampara-Vele e Sogni).

– Claudia Monaco –